Ciò che più di ogni altra parte del volto definisce la persona è lo sguardo e la “chirurgia dello sguardo” consiste in molteplici trattamenti che non si limitano alla semplice rimozione di eccessi di cute o di borse palpebrali o attenuare le “zampe di gallina” ecc., ma a cure specifiche e complete dopo accurata valutazione del terzo superiore del volto nel suo insieme.
La forma finale dello “sguardo” dipende infatti da molti fattori: dalla posizione delle sopracciglia, dagli angoli dell’occhio, dalla forma delle palpebre in rapporto con le unità estetiche circostanti.
Uno dei dubbi che emerge spesso durante le visite è il timore che la chirurgia possa alterare i lineamenti naturali e modificare il taglio dell’occhio, per questo è molto importante che le procedure di ringiovanimento portino ad armonia e naturalezza del viso senza stravolgere i lineamenti.
Il chirurgo plastico esperto ha specifiche conoscenze e abilità tecniche che gli consentono di intervenire quando necessario sulle strutture del volto a diversi livelli e con diverse metodiche mantenendo le caratteristiche individuali.
Le procedure maggiormente utilizzate a questo scopo sono:
- blefaroplastica: superiore, inferiore o completa consente di rimuovere gli eccessi di pelle e le borse palpebrali.
- lifting del sopracciglio: sollevare il sopracciglio e correggerne il “taglio”.
- minilifting temporale.
- tossina botulinica: ridurre le rughe perioculari, glabellari e sollevare il sopracciglio.
- acido ialuronico: per riempire la zona temporale o la parte laterale dello zigomo per ripristinare i volumi.
- lipofilling: iniezioni di grasso nella zona temporale, nelle palpebre nella guancia.